La specificità della perizia sulla scrittura nel processo penale polacco
(di Katarzyna Liżyńska[i] – Traduzione dalla lingua polacca di Jolanta Grębowiec Baffoni)
Negli studi forensi polacchi l’espressione “perizia grafologica” è considerata errata in ragione della funzione che essa dovrebbe svolgere. La grafologia viene associata alla cosiddetta “caratterologia della scrittura” che non è riconosciuta come metodo scientifico. Il compito principale della analisi della scrittura nel processo penale polacco è l’identificazione di una persona sulla base della sua scrittura manuale, limitandosi, di conseguenza, all’opinione se una persona è l’autore del manoscritto o meno – se il documento presentato è autentico o forgiato. Sia la dottrina che la pratica trattano la perizia della scrittura come la perizia dei documenti, restringendo talvolta il significato di questo concetto agli esami dei documenti scritti. Tuttavia, si può concludere che l’analisi della scrittura è un ramo della cosiddetta perizia dei documenti[ii]. Le analisi della scrittura manuale appartengono agli studi il cui valore identificativo è molto importante, poiché la scrittura manuale essendo una traccia criminalistica di carattere psicofisico individuale ed immediato appartiene a quelle tracce che permettono l’immediata identificazione dell’esecutore[iii]
Attualmente, il metodo più comunemente utilizzato nell’esame della scrittura in Polonia è il “metodo grafico”, conosciuto anche sotto il nome “grafo-comparativo”. Questo metodo è stato promosso da W. Gutekunst e da P. Horoszowski. E’ proprio questo metodo che continua ad essere sviluppato in modo sistematico e approfondito. Il metodo consiste in confronto della scrittura contestata con il materiale comparativo – influenzabile o non influenzabile.
Fig. 1 Il Materiale contestato
In questo metodo vengono sottoposti ad analisi:
– il contenuto del documento che deve portare le informazioni sull’autore del testo;
– il testo del documento con la considerazione della traccia linguistica, sulla base della quale si possono stabilire per esempio: istruzione, età, professione, appartenenza territoriale;
– la topografia della scrittura;
– il mezzo coprente e la superficie;
– le proprietà generali della scrittura;
– le proprietà particolari della scrittura[iv].
Il materiale di comparazione compie una funzione molto importante, poiché il gesto grafico, grazie al quale ogni uomo crea una propria scrittura personale, non si ripete con la precisione matematica. L’uomo non scrive mai ugualmente, anche se scrive individualmente, cioè diversamente da ogni altro uomo[v]. Per questo motivo il materiale comparativo deve essere adeguatamente raccolto.
Il materiale non influenzabile sono tutti i manoscritti realizzati dall’autore della scrittura contestata, di certa provenienza.
Questo materiale è composto dalle scritture eseguite nella quotidianità della persona, durante lo svolgimento delle pratiche ufficiali (per esempio curriculum vitae, domande) o di natura privata (lettere, annotazioni). Si tratta di qualsiasi tipo di manoscritti che sono stati realizzati nel passato e sono state eseguite dalla persona dalla quale proviene il materiale contestato[vi].
Fig. 2 Il materiale di comparazione
Le modalità della raccolta di questo materiale si possono racchiudere in alcune norme principali[vii]:
– il materiale dovrebbe essere stato eseguito nel periodo vicino alla data ipotetica della realizzazione del materiale contestato, per il motivo dei cambiamenti della scrittura che possono avvenire nel tempo;
– dovrebbe essere tanto più ampio, quanto più “povero “ è il materiale contestato, in modo da poter trovare più caratteristiche della scrittura personale. Nel caso dell’analisi di un testo lungo il materiale comparabile dovrebbe essere almeno due volte più lungo di questo testo.
– è opportuno essere in possesso del materiale comparativo simile nella forma al documento della prova
Il materiale influenzabile invece sono tutti i campioni delle scritture e delle firme prelevate da una persona in relazione all’identificazione del materiale grafico contestato. Tali campioni che entrano nell’ambito del materiale comparativo vengono raccolti secondo le seguenti norme principali[viii]:
– la raccolta del materiale dovrebbe essere anticipata con l’analisi del documento probatorio (bisogna considerare il carattere e il contenuto del documento, la forma della scrittura, il tipo del mezzo coprente, le proprietà della superficie, le condizioni della realizzazione della scrittura e il suo contenuto);
– i campioni dovrebbero contenere l’ampia e diversificata quantità del testo. In relazione alla circostanza della causa lo scrivente può essere sottoposto ad uno dei testi di dettatura elencati sotto:
– il testo con lo stesso contenuto del documento contestato, ovviamente sotto la condizione che tale contenuto possa essere rivelato alla persona sottoposta al test.
– nel caso quando il contenuto del documento probatorio dovesse rimanere segreto per la persona sottoposta al rilascio del saggio grafico, il dettato non dovrebbe rivelare il contenuto ma dovrebbe riprodurre molte parole, frammenti di frasi, o gruppi di elementi grafici uguali o simili;
– dovrebbe contenere i completi di tutte le lettere dell’alfabeto e le serie di una certa quantità delle parole utilizzate più spesso (dal punto di vista dei periti questo tipo del test e di minor valore);
– qualche volta potrebbe essere utile se lo scrivente realizzasse un testo libero (curriculum vitae, descrizione di un evento).
È importante che i saggi grafici siano eseguiti con lo stesso mezzo scrivente, con lo stesso materiale coprente e con le lettere dello stesso tipo con le quali è stato eseguito il documento contestato. Se possibile sarebbe utile essere in possesso della superficie scrittoria dello stesso tipo del materiale contestato.
Le tesi del metodo grafico – comparativo tiene conto della problematica della psicofisiologia della scrittura che serve come base alla questione dell’individualità. La scrittura è infatti il prodotto dei processi neurofisiologici collegati con il centro dell’attività della corteccia motoria, che si traducono in specifici movimenti che creano le forme delle lettere, in singole tracce linguistiche, nonché in processi mentali che determinano la realizzazione di uno specifico contenuto grafico.
Un elemento importante di questo metodo è la forma di presentazione dei risultati dell’esame. Oltre alla descrizione verbale i risultati vengono presentati in forma di tavole informative, che riassumono le caratteristiche più importanti comuni (o diverse) fra il materiale comparativo e quello contestato. Tale modo rende più facile la comprensione del contenuto per i destinatari del rapporto dell’esame peritale, invece al esperto rende più facile la giustificazione convincente delle sue conclusioni. Come dimostra la pratica il computer tuttora serve ai periti come lo strumento di sostegno per i tradizionali metodi di ricerca e viene utilizzato soprattutto per la scansione, l’ingrandimento del materiale contestato e comparativo.
LA CONCEZIONE GRAFICA DELLA FIRMA E LA SUA REALIZZAZIONE
Fig. 3 La comparazione della grafia contestata (in alto) con il materiale comparativo (in basso)
– Parte iniziale del materiale contestato ha la forma della “P” maiuscola o la “R” maiuscola invece nel materiale comparativo ha la forma della lettera “P”
– la parte destra della “P” maiuscola del materiale è profilata a mezzo cerchio, invece nel materiale comparativo la forma è ad arco
– la parte successiva all’inizio nel materiale contestato è composta di alcuni piccoli grammi ovalizzati, attaccati, illeggibili invece nel materiale comparativo ha la forma più rigida e leggibile “rzeors”
ANCORA SULLA CONCEZIONE GRAFICA DELLA FIRMA E LA SUA REALIZZAZIONE
Fig. 4 La comparazione della firma contestata (in alto) con il materiale comparativo (in basso)
– la lettera „k” del materiale contestato ha la forma della lettera „l” invece nel materiale comparabile mantiene il modello grafico elementare
– il segno diacritico della lettera „i” del materiale contestato è separato in relazione dell’asta della lettera „i” invece nel materiale comparabile è separato, ma è legato con la linea capillare con la base dell’asta.
L’analisi del materiale contestato dal punto di vista di esigenze della perizia
Nella prima fase dell’analisi all’osservazione è stato sottoposto il materiale contestato dal punto di vista della spontaneità. L’osservazione ha permesso di evidenziare l’illeggibilità delle firme e il medio sviluppo grafico. Le firme sono composte nella parte iniziale da una parte somigliante alla “R” maiuscola, nella parte centrale prendono forma di un rigo ondulato con due dossi e nella parte finale è presenta la lettera “i” eseguita a nodo. Le firme sono state realizzate in tempo veloce con la motricità naturale, visibili nella ritmica accentuazione del rigo discendente e delle ombreggiature delle linee ascendenti. Il mezzo scrittorio utilizzato per l’esecuzione delle firme è stata probabilmente una penna a sfera con l’inchiostro nero. Non sono state osservate le caratteristiche proprie dell’età senile o patologiche, distruggenti il grafismo, come il tremore, falstart grafici, disturbi nelle angolazioni delle assi delle lettere in relazione della loro vicinanza, stentatezza dei movimenti, ecc. Le firme oggetto di studio non indicano le caratteristiche proprie della copiatura con il metodo di rilievo, con carta carbone e nemmeno in trasparenza. Si possono distinguere i gruppi delle caratteristiche distintive che permettono di identificare la loro autenticità.
L’analisi del materiale contestato dal punto di vista dell’idoneità per l’identificazione
Nella fase preliminare della ricerca il materiale contestato è stato sottoposto all’osservazione nell’aspetto della spontaneità della esecuzione e delle caratteristiche identificative. Il materiale è composto dalle firme illeggibili di media personalizzazione grafica. Le firme sono composte dalla parte iniziale simile alla lettera maiuscola “R”, della parte mediana in forma di linea ondulata con uno o massimo due oscillazioni e della finale della lettera “i” in forma di nodo. Le firme sono state realizzate nel tempo medio veloce, con la motricità naturale, con buona visibilità della ritmicità pressoria nel tratto ascendente e discendente. Il mezzo scrivente usato per la realizzazione delle firme è stata probabilmente la penna a sfera con l’inchiostro nero. Non sono state evidenziate le caratteristiche tipiche per la vecchiaia o la patologica distruzione dei segni, come: tremori, falstart grafici, disturbi nelle angolazioni delle assi delle lettere nella loro relazione reciproca, difficoltà motoria, ecc. Le firme non contengono nemmeno le caratteristiche di copiatura tramite il metodo di rilievo, o tramite carta carbone, o tramite “trasparenza”. Si possono distinguere i gruppi delle caratteristiche distintive, che permettono la loro identificazione dal punto di vista di autenticità.
Riassumendo
Nel caso di specie le caratteristiche presentate hanno dato luogo alla conclusione che le firme contestate non sono state realizzate dalla persona per la quale l’imputato si è spacciato davanti alla Polizia, i cui campioni della scrittura sono stati presentata alla perizia come materiale comparativo.
L’opinione del perito della scrittura come qualsiasi altra prove in materia è sottoposta alla valutazione e alla critica del giudice. L’organo processuale valutando la perizia grafo-comparativa e l’opinione del perito, dal punto di vista processuale si trova davanti ad una grande difficoltà di specie che produce gli effetti legali, invece dal punto di vista metodologico si trova davanti alla decisione difficile e complicata, poiché esige la conoscenza empirica, al di là della giurisprudenza e nello stesso momento esige la conoscenza molto particolare, come l’ultimo criterio nel riconoscere la verità dal falso[ix]. La pratica giudiziaria però dimostra una grande importanza della perizia della scrittura, poiché proprio questa compie un ruolo decisivo nelle sentenze giudiziarie. L’analisi dei casi in cui la prova consisteva in parere peritale dell’esperto della scrittura ha dimostrato che nel 100% dei casi le decisioni sono state in linea con il parere espresso dal perito sulla scrittura.
Note
[i] Dott.ssa Katarzyna Liżyńska, phd è ricercatrice e docente presso la Cattedra di Criminalità Economica Internazionale della Facoltà di Legge, Amministrazione ed Economia dell’Università di Wrocław in Polonia
[ii] W. Gutekunst, Kryminalistyka, Warszawa 1974, p. 483 e seguenti.
[iii] M. Goc, A. Łuszczuk, E. Oleksiewicz, Dokument jako ślad kryminalistyczny, (in:) Ślady kryminalistyczne. Ujawnianie, zabezpieczanie, wykorzystywanie. Lavoro colettivo a cura scientifica di M. Goc e di J. Moszczyński, Warszawa 2007, p. 257.
[iv] K. Liżyńska, Badanie autentyczności testamentu holograficznego, Wrocław 2008, p. 99
[v] A. Feluś, Pobranie materiału porównawczego do ekspertyzy pisma ręcznego, (in:) Nauka wobec przestępczości. Księga ku czci Profesora Tadeusza Hanauska, Kraków 2001, p. 112.
[vi] Z. Czeczot, M. Czubalski, Zarys kryminalistyki, Warszawa 1972, p. 200.
[vii] K. Liżyńska, J. Żylińska, Wykorzystanie materiału porównawczego w ekspertyzie pismoznawczej testamentu holograficznego, Prokuratura i Prawo, n. 2/2012, p. 148.
[viii] Ibidem., p. 149 e successive.
[ix] A. Feluś, Ocena sędziowska dowodu z ekspertyzy pisma ręcznego, (in:) Problematyka dowodu z ekspertyzy dokumentów, Tom II, a cura di Z. Kegel, Wrocław 2002, p. 1026.