Il rating di legalità
di Dott.ssa Giulia Piva ed Avv. Andrea Orabona
Con l’introduzione dell’art. 5-ter D.L. 1/2012 il legislatore ha demandato all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) i poteri di attribuzione alle imprese, vuoi individuali vuoi collettive, del c.d. “rating di legalità”, quale indicatore giuridico rilevante in vista dell’accesso al credito bancario, e concessione di finanziamenti ad opera di pubbliche amministrazioni, nell’interesse di società operanti in territorio italiano con un fatturato annuo non inferiore a due milioni di Euro.
Successivamente, l’Autorità Antitrust ha altresì proceduto all’adozione di un Regolamento di attuazione dell’art. 5 ter D.L. 1/2012 (con Delibere n. 24075 del 14 novembre 2012 e n. 25207 del 4 dicembre 2014), cui ha fatto seguito il D.M. n. 57/2014 recante disposizioni ad hoc sui requisiti imposti alle imprese per l’attribuzione, ad opera dell’ACGM, del “rating di legalità”.